“La meritocrazia si basa sulla capacità di valutare i singoli e le istituzioni, pubbliche e private, in assenza di conflitti d'interesse”. Il Manifesto di fondazione del Gruppo 2003 propone al primo punto il binomio “Meritocrazia e valutazione” come strumento per innescare un circolo virtuoso che premia e fa emergere chi è capace.
L'attribuzione al titolo di studio di un valore “legale”, uguale per tutti i laureati di qualsiasi università, è una negazione di tali principi e contribuisce a mantenere il circolo vizioso per cui i meriti dei singoli e delle istituzioni sono indifferenti e irrilevanti rispetto al sistema, per esempio per quanto riguarda i finanziamenti pubblici o la carriera.